23 gennaio – 4 febbraio 2023
Tour Europa

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano
pianoforte Víkingur Ólafsson, Seong-Jin Cho* e Jan Lisiecki**

23 (A) e 24 (B) gennaio Vienna, Konzerthaus
25 gennaio (A) Monaco di Baviera, Isarphilharmonie
27 gennaio (A)* Francoforte, Alte Oper
29 gennaio (B) Essen, Philharmonie
31 gennaio (A) e 1 febbraio (C)** Amburgo, Elbphilharmonie
2 febbraio (A) Parigi, Philharmonie
4 febbraio (A) Lussemburgo. Philharmonie

programma A
Prokofiev Sinfonia n. 1
Ravel Concerto in Sol
Sibelius Sinfonia n. 5

programma B
Schoenberg Kammersymphonie op. 9
Bruckner Sinfonia n. 7

programma C
Chopin Concerto per pianoforte n. 2
Bruckner Sinfonia n. 7

Nuova tournée per Antonio Pappano e per l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, “la miglior orchestra italiana e una delle migliori d’Europa”, come ha scritto il quotidiano “La Stampa” all’indomani del trionfale tour effettuato lo scorso settembre ad Amburgo e alla Philharmonie di Berlino. L’Orchestra di Santa Cecilia tornerà dunque a calcare alcuni dei palcoscenici più celebrati d’Europa, a testimonianza del vasto apprezzamento internazionale di cui la compagine ceciliana gode in tutto il mondo e che l’ha portata nelle ultime cinque stagioni ad esibirsi, quasi sempre sotto la direzione del suo Direttore Musicale Antonio Pappano, in più di novanta concerti fuori sede, in sale prestigiose come il Concertgebouw di Amsterdam, la Carnegie Hall di New York, il Konzerthaus di Vienna, la Frauenkirche di Dresda, il Barbican Centre e la Royal Albert Hall di Londra, la Philharmonie de Paris, il Gasteig di Monaco di Baviera, il Teatro Colón di Buenos Aires, la NHK Hall di Tokyo e molte altre. Inoltre, questa tournée europea sarà l’ultima con Antonio Pappano nelle vesti di Direttore Musicale dell’Orchestra ceciliana – un sodalizio durato 18 anni – che dalla prossima stagione inizierà la sua collaborazione come Direttore Principale della London Symphony Orchestra, pur rimanendo legato a Santa Cecilia in qualità di Direttore Emerito dell’Orchestra, di cui ha preso le redini nel 2005. Víkingur Ólafsson, la nuova star del pianismo internazionale, sostituirà Martha Argerich che ha dovuto annullare la sua partecipazione al tour per motivi di salute. L’islandese Ólafsson è al suo debutto con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Classe 1984, è tra i pianisti più contesi e richiesti del momento: la sua grande musicalità, i suoi programmi visionari, la sua presenza costante e attiva sui social, le sue registrazioni per la Deutsche Grammophon hanno catturato l’immaginazione del pubblico e della critica e hanno raggiunto più di 400 milioni di streaming. Il “Daily Telegraph” lo ha definito “La nuova superstar del pianoforte classico” mentre il “New York Times” lo ha soprannominato il “Glenn Gould islandese”. Il “Corriere della sera”, a proposito del suo cd “Mozart&Contemporaries” (2021) ha affermato: «il bello non sta nel ragionamento. Sta nelle meravigliose interpretazioni che l’ascoltatore vi trova…», e ha messo in rilievo la qualità del suono del pianista islandese «… in cui alla leggerezza del tocco si sposa una rapinosa intensità di espressione. Di pura introspezione». Ólafsson, ospite delle maggiori orchestre del mondo come i Berliner Philhamoniker, The Cleveland Philharmonic, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, New York Philharmonic e molte altre, affronta abitualmente anche la musica contemporanea, oltre naturalmente al repertorio classico e romantico. In una recente intervista, alla domanda su quali brani stesse studiando, ha risposto: «Il Concerto in sol di Ravel, che non suono da quindici anni e che dovrò affrontare la prossima settimana (ndr: lo scorso novembre con la New York Philharmonic diretta da Stéphane Denève). Lo sto praticamente studiando da capo ed è una cosa molto bella da fare».

 

 

Nel concerto di Francoforte, il protagonista del Concerto in sol di Ravel sarà invece il giovane astro del pianismo internazionale, il ventottenne sudcoreano Seong-Jin Cho, che a Santa Cecilia ha debuttato nel 2017 e nel 2018 si è esibito con l’Orchestra e Pappano in tournée a Seoul, Incheon e Hong Kong. Seong-Jin Cho si è rivelato al mondo della musica nel 2015 vincendo il celebre Concorso Chopin di Varsavia, e da allora è sulla breccia stupendo il pubblico e la critica con la sua tecnica sbalorditiva e il suo alto artigianato musicale.

Nella seconda data di Amburgo invece (1° febbraio, Elbphilharmonie), sarà il giovane Jan Lisiecki a salire sul palcoscenico insieme a Pappano e all’Orchestra ceciliana per interpretare il Secondo Concerto per pianoforte di Chopin. Nato in Canada da genitori polacchi nel 1995, il “New York Times” lo ha definito “Cristallino, lirico e intelligente” e il Boston Globe “Un pianista di inusuale raffinatezza e immaginazione”. A quindici anni ha sottoscritto un contratto in esclusiva con l’etichetta Deutsche Grammophon, e a soli diciotto è stato il più giovane artista della storia a ricevere un Gramophone “Young Artist” Award, oltre a un Leonard Bernstein Award dal Festival Musicale dello Schleswig-Holstein. Con Antonio Pappano e l’Orchestra di Santa Cecilia ha debuttato nel 2012 in tournée a Stoccarda, per poi esibirsi anche a Bruxelles e a Londra, mentre nel giugno del 2018, sempre con Pappano, ha debuttato nella stagione sinfonica ceciliana.